Credito d’imposta Investimenti nel Mezzogiorno: valanga di avvisi bonari. Contestata l’omessa compilazione del quadro RU.

Nov 24, 2022

L’Agenzia delle Entrate ha acceso i riflettori relativamente al credito d’imposta investimenti nel Mezzogiorno o Bonus Sud, commi 98- 108, Legge n. 208/2015, Legge di Bilancio 2016.

Nell’ambito dei controlli automatizzati, l’Agenzia sta contestando ai contribuenti l’omessa compilazione del quadro RU, quale presupposto per beneficiare dell’agevolazione.

E’ DAVVERO COSI’? SONO LEGITTIMI I CONTROLLI?

La ripresa a tassazione per omessa compilazione del quadro RU troverebbe fondamento nella pronuncia della Corte di Cassazione, n. 10867/2022 e nella precedente sentenza n. 34266/2021, riferite esclusivamente alla prima versione del credito d’imposta, ex art. 8 Legge n. 388/2000.

Infatti la Cassazione, ha ritenuto che “è legittima la cartella di pagamento emessa sulla base del mero controllo cartolare scaturente dall’omessa indicazione del credito di imposta nel quadro RU della dichiarazione relativa all’anno di imposta in contestazione” (Cassazione n. 10867/2022).

Ecco quindi che su tali presupposti, l’Agenzia delle Entrate ha avviato controlli al tappeto sul credito d’imposta investimenti nel Mezzogiorno o Bonus al Sud.

C’è da dire che il paradosso scaturente da tali comunicazioni deriva dal fatto che l’Agenzia delle Entrate è a conoscenza del diritto al credito d’imposta in capo all’impresa (vedi comunicazione presentata dall’impresa stessa mediante modello CIM17) e la norma non prevede, come invece avviene per alcune agevolazioni, la decadenza del credito d’imposta per omessa compilazione del quadro RU.

COSA DICE LA NORMA?

Detto ciò, la norma istitutiva del credito d’imposta investimenti nel Mezzogiorno bonus investimenti al Sud, dispone che il bonus deve essere indicato:

  • nel quadro RU del modello di dichiarazione relativo al periodo di imposta nel corso del quale il credito stesso è maturato;
  • nonché nel quadro RU dei modelli di dichiarazione relativi ai periodi di imposta nel corso dei quali il credito viene utilizzato in compensazione.

Infatti, le istruzioni di compilazione del quadro RU specificano che nella sezione I, il Bonus Sud deve essere indicato con il codice C4.

Il periodo d’imposta di maturazione del credito è quello di effettuazione dell’investimento, per cui l’obbligo di inserimento in dichiarazione sorge nel momento in cui l’utilizzo del credito in compensazione è autorizzato dall’Agenzia delle Entrate.

COME OVVIARE AL PROBLEMA DELLA MANCATA INDICAZIONE NEL QUADRO RU?

Il contribuente che lo scorso anno ha omesso di indicare nel modello Redditi il credito d’imposta per investimenti nel Mezzogiorno o Bonus Sud effettuati nel 2020 e autorizzato dall’Agenzia delle Entrate prima della presentazione della dichiarazione 2021(periodo d’imposta 2020), non può rimediare dichiarandolo nel modello Redditi 2022, ma sarà necessario presentare una dichiarazione integrativa di redditi 2021.

Inoltre, dovrà versare la sanzione, ravvedibile, ex art. 8, comma 1, del D.Lgs. n. 471/1997 (da 250 a 2000 euro).

Si veda a tal proposito l’interpello n. 396 del 9 giugno 2021, afferente il credito d’imposta R&S, le cui indicazioni operative sono estendibili anche al credito d’imposta investimenti nel Mezzogiorno o Bonus Sud.

Si veda anche l’interpello n. 47/2018.

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