Importanti novità in tema 4.0 dopo le modifiche introdotte da un emendamento della Legge di bilancio 2023; infatti, ci sarà tempo almeno fino al 30 settembre 2023 per la consegna dei beni materiali 4.0 di cui all’allegato A della L. 232/2016) “prenotati” entro il prossimo 31 dicembre 2022 così da poter fruire del credito d’imposta del 40%, a condizione che sussistano le condizioni previste dalla norma, ovvero:
- pagamento di un acconto almeno pari al 20% del prezzo pattuito;
- conferma dell’ordine da parte del fornitore.
Ecco quindi che in presenza di consegna successiva al 30 settembre 2023 (o 31 dicembre 2023 se tale data sarà confermata dal Decreto “Milleproroghe”), la misura del credito d’imposta scende al 20% (come già stabilito dalla L. 178/2020).
Al contrario, invece, non è stato previsto nessun allungamento dei termini per la consegna dei beni ordinari e dei beni immateriali 4.0 “prenotati” entro la data ultima del 31 dicembre, considerato che la stessa rimane bloccata al 30 giugno 2023, così da poter fruire delle aliquote rispettivamente del 6% e del 50%.
Facendo riferimento alle regole sulla competenza, si specifiche che il credito d’imposta è attribuibile:
- per i beni acquisiti in proprietà si rileva il momento in cui avviene la consegna o la spedizione dei beni;
- per i beni acquisiti con contratto di locazione finanziaria, si deve aver riguardo al verbale di consegna del bene sottoscritto tra le parti (concedente e utilizzatore);
- per i beni acquisiti tramite contratto d’appalto, assume rilievo l’ultimazione della prestazione ovvero, in presenza di stati di avanzamento lavori, l’importo dei SAL liquidati alla data di chiusura dell’esercizio.
Si specifica, inoltre, che le regole da rispettare per la fruizione del credito d’imposta prevedono che:
- per i beni “ordinari” (diversi da quelli Industria 4.0) è sufficiente l’entrata in funzione del bene per poter iniziare l’utilizzo del credito d’imposta;
- per quelli Industria 4.0 è necessario, oltre all’entrata in funzione, anche l’interconnessione.
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