Tra le tante domande che mi pervengono quotidianamente, andiamo ad analizzare un caso emblematico circa il corretto utilizzo del Credito d’imposta investimenti nel Mezzogiorno.
DOMANDA
Credito d’imposta investimenti nel Mezzogiorno 2023: è rilevante la data di consegna dei beni o il pagamento del bene per fruire dell’agevolazione?
In riferimento al credito d’imposta investimenti nel Mezzogiorno 2023, si domanda se lo stesso s’intende realizzato con la consegna dei beni entro l’anno 2023, oppure se, per investimento concluso, si intende quello per il quale è avvenuto anche l’integrale pagamento di quanto previsto nel progetto iniziale?
In altre parole, per beneficiare del credito d’imposta, è sufficiente che i beni acquistati siano consegnati entro il 31 dicembre 2023, anche se il pagamento non è ancora avvenuto in toto, oppure è necessario che il pagamento dell’intero importo previsto nel progetto iniziale sia avvenuto entro il 31 dicembre 2023?
RISPOSTA
La risposta al quesito è contenuta nella circolare 34/E/2016, avente a oggetto proprio il credito d’imposta per investimenti nel Mezzogiorno (articolo 1, commi 98-108, della legge 208/2015, di Stabilità per il 2016).
Dalla lettura della norma emerge chiaramente che l’imputazione degli investimenti al periodo di vigenza dell’agevolazione segue le regole generali di competenza previste dall’articolo 109, commi 1 e 2, del Tuir (Dpr 917/1986).
Tale norma prevede che, in caso di acquisizione di beni, le spese si considerano sostenute, per i beni mobili, alla data della consegna o della spedizione.
Pertanto, in risposta al quesito, il credito d’imposta investimenti nel Mezzogiorno può essere applicato a tutti quei beni che risultano consegnati alla data del 31 dicembre 2023, non essendo rilevante l’integrale pagamento degli stessi.
Rimangono fermi i requisiti per l’accesso al bonus (novità dei beni acquistati, progetto di investimento iniziale eccetera).
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