Fondo rotativo imprese turistiche: dal 1° luglio la presentazione delle domande.

Mag 20, 2024

COS’E’?

Il Fondo rotativo imprese turistiche (FRI-Tur) è l’incentivo che punta a migliorare i servizi di ospitalità e a potenziare le strutture ricettive, in un’ottica di digitalizzazione e sostenibilità ambientale.

L’incentivo è gestito da Invitalia ed è promosso dal Ministero per il Turismo con l’Avviso pubblico del 5 agosto 2022.

A CHI SI RIVOLGE?

Possono richiedere l’incentivo tutte le aziende del comparto turistico, in particolare le imprese alberghiere che:

  • gestiscono un’attività ricettiva su immobili di terzi;
  • sono proprietari di immobili nei quali viene svolta attività ricettiva.

Più precisamente il FRI-Tur è rivolto a:

  • alberghi;
  • agriturismi;
  • strutture ricettive all’aria aperta;
  • imprese del comparto turistico, ricreativo, fieristico e congressuale;
  • stabilimenti balneari;
  • complessi termali;
  • porti turistici;
  • parchi tematici, inclusi quelli acquatici e faunistici.

QUALI SONO LE RISORSE DISPONIBILI?

Per la concessione del Contributo sono rese disponibili risorse pari a complessivi 180 milioni di euro nel limite di spesa complessivo di 50 milioni di euro per ciascuno degli anni 2024 e 2025, al netto delle risorse impegnate per la copertura degli incentivi delle domande ammesse a seguito dell’emanazione dell’Avviso pubblico del 28 gennaio 2023

Per la concessione degli incentivi nella forma del Finanziamento agevolato sono rese disponibili le risorse a valere sul FRI, pari a complessivi 600 milioni di euro, al netto delle risorse impegnate per la copertura degli incentivi delle domande ammesse a seguito dell’emanazione dell’Avviso pubblico del 28 gennaio 2023.

Coerentemente con i principi di attuazione del PNRR, il 40% delle risorse è destinato alle imprese turistiche del Mezzogiorno e una quota del 50%, invece, agli investimenti green.

Gli incentivi possono essere richiesti per interventi di:

  • riqualificazione energetica;
  • riqualificazione antisismica;
  • eliminazione delle barriere architettoniche;
  • manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia, installazione di manufatti leggeri;
  • realizzazione di piscine termali (solo per gli stabilimenti termali);
  • digitalizzazione;
  • acquisto o rinnovo di arredi.

N.B. L’investimento deve essere riferito ad una o più unità dell’impresa richiedente situate sul territorio nazionale e deve prevedere spese ammissibili, al netto dell’IVA, comprese tra 500.000 euro e 10 milioni di euro.

QUALI SONO LE AGEVOLAZIONI CONCEDIBILI?

Sono previste due forme di incentivo:

  • contributo diretto alla spesa: concesso sulla base degli importi ammissibili delle spese, tenuto conto delle percentuali massime sulla base della dimensione dell’impresa e della localizzazione dell’investimento, coerentemente con i target di attuazione previsti dal PNRR. Percentuale massima: 35% dei costi e delle spese ammissibili;
  • finanziamento agevolato: concesso da Cassa Depositi e Prestiti ad un tasso nominale annuo pari allo 0,5%, con una durata compresa tra 4 e 15 anni, comprensiva di un periodo di preammortamento della durata massima di 3 anni, a partire dalla data di sottoscrizione del contratto di finanziamento.

Al finanziamento agevolato deve essere abbinato un finanziamento bancario a tasso di mercato di pari importo e durata, erogato da una banca finanziatrice che aderisce alla Convenzione del 29 agosto 2022 firmata dal Ministero del Turismo, Associazione Bancaria Italiana e Cassa Depositi e Prestiti.

La somma del finanziamento agevolato, del finanziamento bancario e del contributo diretto alla spesa non può essere superiore al 100% del programma ammissibile.

L’impresa richiedente dovrà assicurare la copertura integrale del programma di investimento, inclusi i costi necessari ma non ammissibili e l’IVA complessiva, apportando ulteriori risorse finanziarie non agevolate.

La domanda di accesso ai contributi a fondo perduto e ai finanziamenti agevolati dovrà essere presentata a Invitalia dal 1° luglio 2024 (ore 12.00) fino al 31 luglio 2024 (fino alle ore 12.00).

Dal 30 maggio invece sarà possibile collegarsi alla piattaforma web di Invitalia per scaricare la documentazione.

L’attribuzione degli incentivi avverrà secondo l’ordine cronologico di presentazione delle domande.

In caso di esaurimento delle risorse disponibili prima del raggiungimento del numero minimo di 300 imprese beneficiarie, la quota dei contributi a fondo perduto verrà ridotta in misura proporzionale per tutti i soggetti beneficiari (fermo restando l’obbligo di dimostrare la copertura integrale del progetto).

N.B. Cosa succede nel caso in passato sia stata già presentata domanda?

Le imprese che hanno già presentato domanda di agevolazione a valere sull’Avviso del 28 gennaio 2023, che sia risultata non esaminabile, o che abbiano rinunciato, possono ripresentare istanza di incentivo anche per i medesimi programmi di investimento.

Le imprese che hanno già presentato domanda di agevolazione a valere sull’Avviso del 28 gennaio 2023, che sia risultata accolta positivamente ovvero conclusa con esito negativo, possono ripresentare istanza di incentivo esclusivamente per programmi di investimento differenti da quelli già proposti.

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