Due agevolazioni molto importanti per lo sviluppo degli investimenti nel corso degli ultimi anni non soltanto nei territori del Mezzogiorno bensì anche a livello nazionale, sono state quelle derivanti dal credito d’imposta investimenti nel Mezzogiorno ed il credito d’imposta investimenti in beni strumentali nuovi o cd. Industria 4.0.
E’ importante però, determinare con certezza la prassi e le caratteristiche intrinseche delle suddette agevolazioni, così da poter determinare il loro corretto utilizzo.
CONOSCIAMO DI PIU’ SULLA NORMATIVA DI ENTRAMBE LE MISURE
Credito d’imposta investimenti nel Mezzogiorno | Credito d’imposta investimenti in beni strumentali |
L’articolo 1, commi da 98 a 108, della legge n. 208 del 28 dicembre 2015 ha istituito un credito di imposta per le imprese che acquistano beni strumentali nell’ambito di un progetto di investimento iniziale inerente a strutture produttive ubicate nelle Regioni: -Campania, Puglia; -Basilicata, Calabria; -Sicilia, Sardegna; -Molise e Abruzzo. La prassi principale, prescindendo dai numerosi interpelli, è rappresentata dalle seguenti circolari: n. 34/E, 3/8/2016; n. 12/E, 13/4/2017; n. 32/E, 21/9/2022; n. 38/E, 11/4/2008 (richiamata dalla n. 34/E). | L’articolo 1, commi da 1051 a 1063, della legge n. 178 del 30 dicembre 2020 (Legge di Stabilità 2021) ha previsto un credito di imposta a favore dei soggetti che effettuano investimenti in beni strumentali nuovi destinati a strutture produttive situate in Italia. Per la misura agevolativa appena citata valgono i chiarimenti forniti con i documenti di prassi rilasciati in riferimento ai super ed agli iper ammortamenti (quali, tra gli altri, circolare AdE del 26 maggio 2016, n. 23 per i super ammortamenti e circolare congiunta AdE e MISE del 30 marzo 2017, n. 4 per gli iper ammortamenti). Il credito d’imposta investimenti in beni strumentali è stato esaminato dalla circolare n. 9/E del 23/7/2021. |
QUAL E’ IL PERIODO AGEVOLATIVO E QUALI SONO I SOGGETTI AMMESSI?
Il periodo di maturazione dei crediti di imposta, viene individuato secondo il momento di effettuazione degli investimenti, ovvero nelle modalità che seguono:
Credito d’imposta investimenti nel Mezzogiorno L. 208/2015 Validità agevolazione 1/1/2016 – 31/12/2022 Soggetti ammessi -Imprese -Enti non commerciali | Credito d’imposta investimenti in beni strumentali L. 178/2020 Validità agevolazione 15/11/2020 – 31/12/2022 beni ordinari 15/11/2020 – 31/12/2025 beni 4.0 Soggetti ammessi -Imprese -Professionisti (solo per i beni ordinari non 4.0) -Enti non commerciali |
Il momento acquisizione del bene ai fini dei crediti d’imposta per entrambe le misure agevolative in esame, è verificato secondo le regole dell’articolo 109, commi 1 e 2, del TUIR, ai sensi del quale: le spese di acquisizione dei beni si considerano sostenuti, per i beni mobili, alla data della consegna o spedizione, ovvero, se diversa e successiva, alla data in cui si verifica l’effetto traslativo o costitutivo della proprietà o altro diritto reale; non rilevano le clausole di riserva della proprietà;per i contratti di leasing rileva il momento della consegna del bene al locatario, ovvero, qualora sia prevista la clausola di prova, rileva il momento dell’avvenuto collaudo con esito positivo;per i beni realizzati mediante contratto di appalto a terzi, i relativi costi si considerano sostenuti dal committente alla data di ultimazione della prestazione ovvero, in caso di SAL, alla data in cui l’opera o porzione di essa risulti verificata e accettata dal committente;per i beni costruiti in economia rileva il momento di sostenimento dei costi imputati secondo i criteri descritti. |
In riferimento al credito d’imposta investimenti in beni strumentali cd. Industria 4.0 occorre precisare che esiste in taluni casi la possibilità di considerare il cd termine lungo.
MA COSA SI INTENDE PER TERMINE LUNGO?
Sono ammessi gli investimenti nel cd. termine lungo, secondo il quale l’investimento si intende effettuato nell’anno 2022 e a condizione che entro il 31 dicembre dell’anno 2022, l’ordine relativo all’acquisto del bene oggetto dell’agevolazione sia accettato dal venditore e sia avvenuto il pagamento di un acconto pari almeno al 20% del costo di acquisizione.
Per i beni acquisiti mediante un contratto di leasing per il perfezionamento entro il termine lungo è necessario che entro il 31 dicembre dell’anno 2022 sia:
- sia sottoscritto da entrambe le parti;
- versato da parte del locatario finanziario un maxi canone almeno pari al 20% della complessiva quota capitale da versare alla società di leasing (il 20% del costo sostenuto dal concedente).
In tali ipotesi, il momento di effettuazione come sopra individuato può concretizzarsi entro il 30 giugno dell’anno successivo.
Il cd. termine lungo non è previsto per il credito d’imposta Mezzogiorno.
QUALI SONO I SOGGETTI NON AMMESSI?
Credito d’imposta investimenti nel Mezzogiorno L. 208/2015 Validità agevolazione 1/1/2016 – 31/12/2022 Soggetti non ammessi Imprese che operano nei seguenti settori: -Industria siderurgica e carbonifera; -costruzione navale; -fibre sintetiche; -trasporti e relative infrastrutture; -produzione e distribuzione di energia e infrastrutture energetiche; -creditizio, finanziario e assicurativo. Sono, inoltre, escluse le imprese in difficoltà finanziaria (come definite dalla comunicazione della Commissione europea 31.7.2014 n. 2014/C 249/01). | Credito d’imposta investimenti in beni strumentali L. 178/2020 Validità agevolazione 15/11/2020 – 31/12/2022 beni ordinari 15/11/2020 – 31/12/2025 beni 4.0 Soggetti ammessi -Imprese -Professionisti (solo per i beni ordinari non 4.0) -Enti non commerciali Non sono ammesse all’agevolazione le imprese che si trovano in stato liquidazione volontaria, fallimento, liquidazione coatta amministrativa, concordato preventivo senza continuità aziendale, ovvero altra procedura concorsuale. Inoltre, le beneficiarie non devono risultare destinatarie di sanzioni interdittive ai sensi dell’articolo 9, comma 2, del decreto legislativo 8 giugno 2001, n. 231. |
QUAL E’ LA RILEVANZA TERRITORIALE DELL’AGEVOLAZIONE?
Credito d’imposta investimenti nel Mezzogiorno L. 208/2015 Validità agevolazione 1/1/2016 – 31/12/2022 Rilevanza territoriale Campania; Puglia; Basilicata; Calabria, Sicilia; Sardegna; Molise; Abruzzo. | Credito d’imposta investimenti in beni strumentali L. 178/2020 Validità agevolazione 15/11/2020 – 31/12/2022 beni ordinari 15/11/2020 – 31/12/2025 beni 4.0 Rilevanza territoriale Italia |
NB: Va evidenziato che, ai fini del credito di imposta per il Mezzogiorno, l’Agenzia delle Entrate, nel caso di utilizzo del bene agevolato al di fuori dei territori sopra individuati, ha chiarito la necessità della sussistenza del nesso funzionale tra la struttura produttiva collocata nei citati territori e l’eventuale utilizzo in luogo al di fuori di tale perimetro (Risposta interpello n.252, 6/8/2020).
Infatti, l’utilizzo di beni agevolati al di fuori dei territori di cui alla normativa in commento è ammesso solo ‘in presenza di un dimostrabile nesso funzionale sufficientemente stringente tra la struttura produttiva ubicata nelle zone agevolate, e i luoghi in cui il bene produttivo viene effettivamente utilizzato’ (risposte interpelli nn. 252, 6/8/2020 e 399, 23/9/2020).
QUAL E’ LA MISURA DELL’AGEVOLAZIONE OTTENIBILE?
Credito d’imposta investimenti nel Mezzogiorno L. 208/2015 Validità agevolazione 1/1/2016 – 31/12/2022 Misura agevolazione -Piccola impresa 45% -Media impresa 35% -Grande impresa 25% NB. Differenziazione solo per la regione Abruzzo: -Piccola impresa 30% -Media impresa 20% Grande impresa 10% La dimensione di impresa è individuata secondo i parametri previsti dalla raccomandazione della Commissione Europea 6 maggio 2003 n. 2003/361/CE, relativa alla definizione delle microimprese, piccole e medie imprese, sono stati recepiti con DM 18 aprile 2005. Il costo massimo degli investimenti agevolabili dal 1° marzo 2017 è: -3 mln per le piccole imprese (limite precedente 1,5 mln); -10 mln per le medie imprese (limite precedente 5 mln); -15 mln per le grandi imprese (limite non modificato). | Credito d’imposta investimenti in beni strumentali L. 178/2020 Validità agevolazione 15/11/2020 – 31/12/2022 beni ordinari 15/11/2020 – 31/12/2025 beni 4.0 Rilevanza territoriale Italia Misura agevolazione Beni ordinari materiali -10% 15% (se relativi ad investimenti in strumenti e dispositivi tecnologici destinati al lavoro agile); -Costo investimento Max 2 mln Periodo Dal 16/11/2020 al 31/12/2021 (o termine lungo 31/12/2022); -6% Max 2 mln Dal 01/01/2022 al 31/12/2022 (o termine lungo 30/06/2023) Beni ordinari immateriali -10% 15% (se relativi ad investimenti in strumenti e dispositivi tecnologici destinati al lavoro agile); -Costo investimento Max 1 mln Periodo Dal 16/11/2020 al 31/12/2021 (o termine lungo 31/12/2022); -6% Max 1 mln Dal 01/01/2022 al 31/12/2022 (o termine lungo 30/06/2023) Materiali 4.0 -50% fino a 2,5 mln 30% tra 2,5 e 10 mln; -10% tra 10 e 20 mln Periodo Dal 16/11/2020 al 31/12/2021 (o termine lungo 31/12/2022); -40% fino a 2,5 mln; -20% tra 2,5 e 10 mln; -10% tra 10 e 20 mln Dal 01/01/2022 al 31/12/2022 (o termine lungo 30/06/2023) Immateriali 4.0 -50% fino a 1 mln Dal 01/01/2022 al 31/12/2022 (o termine lungo 30/06/2023) |
QUALI SONO GLI INVESTIMENTI AGEVOLABILI?
Credito d’imposta investimenti nel Mezzogiorno L. 208/2015 Validità agevolazione 1/1/2016 – 31/12/2022 Investimenti agevolabili Gli investimenti in macchinari, impianti e attrezzature varie relativi alla creazione di un nuovo stabilimento, all’ampliamento della capacità di uno stabilimento esistente, alla diversificazione della produzione di uno stabilimento per ottenere prodotti mai fabbricati precedentemente e a un cambiamento fondamentale del processo produttivo complessivo di uno stabilimento esistente, ovvero, per le grandi imprese localizzate nelle aree di cui all’art. 107, par. 3, lett. c), del TFUE, quelli a favore di una nuova attività economica. Si specifica, inoltre, che il credito d’imposta investimenti nel Mezzogiorno, non agevola investimenti in singoli beni, bensì solo quelli riconducibili ad un programma di investimenti inteso quale tale secondo le regole comunitarie. Per tale motivo, non possono essere agevolati gli investimenti di mera sostituzione (in tal senso risposta interpello n. 131, 21 marzo 2022), vale a dire quelli relativi alla fisiologica sostituzione di macchinari ormai portati all’esaurimento con beni aventi pressoché le medesime caratteristiche. Inoltre, l’AdE, con la risposta n. 322 alla consulenza giuridica dell’8 settembre 2020, ha precisato che per la determinazione dei beni agevolabili (impianti, macchinari e attrezzature) occorre fare riferimento alla corretta classificazione in bilancio secondo i principi contabili nazionali. | Credito d’imposta investimenti in beni strumentali L. 178/2020 Validità agevolazione 15/11/2020 – 31/12/2022 beni ordinari 15/11/2020 – 31/12/2025 beni 4.0 Investimenti agevolabili Singoli beni materiali ed immateriali ad eccezione di: -veicoli e gli altri mezzi di trasporto di cui all’articolo 164 del TUIR; -i beni con aliquota ammortamento inferiore al 6,5%; -i fabbricati e le costruzioni; -i beni di cui all’allegato 3 della L. 208/2015; -i beni gratuitamente devolvibili delle imprese operanti in concessione e a tariffa nei settori dell’energia, dell’acqua, dei trasporti, delle infrastrutture, delle poste, delle telecomunicazioni, della raccolta e depurazione delle acque di scarico e della raccolta e smaltimento dei rifiuti. |
QUALI SONO I REQUISITI PER L’UTILIZZO IN COMPENSAZIONE?
Credito d’imposta investimenti nel Mezzogiorno L. 208/2015 Validità agevolazione 1/1/2016 – 31/12/2022 Presupposti -È necessaria la presentazione della richiesta di ammissione all’agevolazione (CIM17); -E’ possibile utilizzare il credito d’imposta a partire dal quinto giorno successivo al rilascio dell’autorizzazione da parte dell’AdE (a condizione che gli investimenti siano effettuati; -Può avvenire anche in un’unica quota; -Prescinde dal DURC regolare, ovvero nonostante non sia previsto dalla norma istitutiva dell’agevolazione, il modello CIM17 prevede che l’impresa, al momento di presentazione dello stesso, dichiari di essere in possesso di un DURC regolare. -Non è prevista la sussistenza della regolarità contributiva al momento della fruizione, vale a dire dell’utilizzo in compensazione; -Prescinde dal rispetto delle normative relative alla sicurezza nei luoghi di lavoro. | Credito d’imposta investimenti in beni strumentali L. 178/2020 Validità agevolazione 15/11/2020 – 31/12/2022 beni ordinari 15/11/2020 – 31/12/2025 beni 4.0 Presupposti -Non è prevista alcuna richiesta di ammissione alle agevolazioni; -Il credito di imposta è autoliquidato dal contribuente; -E’ possibile utilizzare il credito d’imposta a partire dall’entrata in funzione, ovvero dall’interconnessione per i beni 4.0;3 quote annuali di pari importo, ovvero per tutti i contribuenti ammessi all’agevolazione, esclusivamente in riferimento agli investimenti in beni materiali ordinari realizzati nel periodo dal 16/11/2020 al 31/12/2021 è ammesso l’utilizzo in un’unica quota (si tratta di una facoltà). Per i soggetti con un volume di ricavi o compensi inferiore a 5mln di euro, l’utilizzo in un’unica quota è ammesso anche in corrispondenza di investimenti effettuati nel citato periodo in beni strumentali immateriali ordinari. Il rispetto del limite dei 5 milioni va verificato in base alle risultanze del periodo di imposta antecedente a quello di entrata in funzione. -È necessario il DURC regolare; -È subordinato al rispetto delle normative relative alla sicurezza nei luoghi di lavoro. |
QUALI SONO LE CAUSE DI UN POSSIBILE RICALCOLO DELL’AGEVOLAZIONE?
Credito d’imposta investimenti nel Mezzogiorno L. 208/2015 Validità agevolazione 1/1/2016 – 31/12/2022 Ricalcolo Se i beni oggetto di agevolazione non entrano in funzione entro il secondo periodo d’imposta successivo all’acquisizione o ultimazione, ovvero sono dismessi, ceduti a terzi, destinati a finalità estranee all’esercizio dell’impresa, ovvero sono destinati a strutture produttive diverse da quelle agevolate entro il quinto periodo d’imposta successivo a quello di entrata in funzione. Nel caso di investimenti realizzati attraverso la stipula di contratti di leasing la rideterminazione del bonus si concretizza nel caso del mancato esercizio dell’opzione per l’acquisto del cespite entro il periodo di vigilanza. In tali casi il credito d’imposta deve essere restituito senza applicazione di sanzioni. La rideterminazione non opera se i beni sono sostituiti con beni della medesima categoria di quelli agevolati. | Credito d’imposta investimenti in beni strumentali L. 178/2020 Validità agevolazione 15/11/2020 – 31/12/2022 beni ordinari 15/11/2020 – 31/12/2025 beni 4.0 Presupposti Se entro il 31/12 del secondo anno successivo a quello di entrata in funzione, ovvero di interconnessione, un bene agevolato è oggetto di cessione, ovvero è destinato a strutture produttive al di fuori del territorio nazionale, il credito d’imposta è ridotto pro quota. Il maggior credito di imposta eventualmente già utilizzato in compensazione dev’essere direttamente riversato dal beneficiario entro il termine per il versamento a saldo dell’imposta sui redditi dovuta per il periodo di imposta in cui si verificano le suddette ipotesi, senza applicazione di sanzioni ed interessi. Nel caso di investimenti effettuati mediante contratto di locazione finanziaria, il mancato esercizio del diritto di riscatto così come la cessione del contratto di leasing durante il “periodo di sorveglianza” costituiscono causa di rideterminazione dell’incentivo. Solo per i beni materiali 4.0, si applica il cd. principio degli investimenti sostitutivi. |
ESISTONO ALTRE DIFFERENZE TRA LE DUE AGEVOLAZIONI RISPETTO A QUELLE ANALIZZATE?
Credito d’imposta investimenti nel Mezzogiorno L. 208/2015 Validità agevolazione 1/1/2016 – 31/12/2022 Ulteriori differenze -È un aiuto di Stato di fonte comunitaria; -Si riporta nel quadro RS rigo RS401 dei modelli dichiarativi fiscali; -È imponibile ai fini delle imposte sul reddito e dell’IRAP; -NON si comunica al MISE; -NON è prevista alcuna perizia, né dichiarazione del legale rappresentante. | Credito d’imposta investimenti in beni strumentali L. 178/2020 Validità agevolazione 15/11/2020 – 31/12/2022 beni ordinari 15/11/2020 – 31/12/2025 beni 4.0 Presupposti -NON è un aiuto di Stato; -NON si riporta nel quadro RS rigo RS401 dei modelli dichiarativi fiscali; -NON è imponibile ai fini delle imposte sul reddito e dell’IRAP; -Si comunica al MISE solo per fini statistici. La sua omissione non determina la revoca all’agevolazione. Per i beni 4.0 l’impresa deve esibire perizia asseverata redatta da un ingegnere, ovvero da un perito industriale, iscritti nei rispettivi albi professionali. La perizia può essere sostituita da un attestato di conformità rilasciato da un ente di certificazione accreditato. Per i beni di costo unitario inferiore ad euro 300.000, la perizia asseverata, o l’attestato dell’ente di certificazione, può essere sostituita da una dichiarazione resa dal legale rappresentante ai sensi del D.P.R. 445/2000. |
Spero che questo mio contenuto ti sia stato d’aiuto.