Credito d’imposta nella nuova ZES Unica nel Mezzogiorno a partire dal 1°gennaio 2024.

Nov 3, 2023

COS’E’?

Il Decreto-Legge 19 settembre 2023, n.124, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 219 del 19 settembre 2023, prevede tra l’altro, l’istituzione, a far data dal 1° gennaio 2024, della Zona economica speciale per il Mezzogiorno – denominata ZES unica.

MEMO: Per Zona Economica Speciale (ZES) – lo si ricorda – si intende una zona geograficamente limitata e chiaramente identificata, nella quale le imprese ivi presenti possono beneficiare di speciali condizioni per gli investimenti e per lo sviluppo.

Il credito d’imposta introdotto dall’articolo 16 del Decreto-Legge n. 124/2023, nell’ambito dell’istituzione della ZES unica, si pone in sostanziale continuità con il Bonus Mezzogiorno in scadenza il prossimo 31 dicembre.

A CHI SI RIVOLGE?

La nuova ZES unica ricomprenderà i territori delle regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sicilia, Sardegna. Ne consegue che il relativo credito d’imposta verrà concesso alle PMI e alle grandi imprese ubicate in queste regioni e che operano in tutti settori economici ad esclusione di:

  • Industria siderurgica, carbonifera e della lignite;
  • Trasporti e delle relative infrastrutture;
  • Produzione, stoccaggio, trasmissione e distribuzione di energia e delle infrastrutture energetiche;
  • Banda larga;
  • Settori creditizio, finanziario e assicurativo.

QUALI SONO GLI INTERVENTI AGEVOLABILI?

Sono agevolabili gli investimenti, facenti parte di un progetto di investimento iniziale relativi all’acquisto, anche mediante contratti di locazione finanziaria, di nuovi macchinari, impianti e attrezzature varie destinati a strutture produttive già esistenti o che vengono impiantate nel territorio, nonché all’acquisto di terreni e all’acquisizione, alla realizzazione ovvero all’ampliamento di immobili strumentali agli investimenti.

Il valore dei terreni e degli immobili non può superare il 50% del valore complessivo dell’investimento agevolato.

QUAL E’ L’ENTITA’ DELL’AGEVOLAZIONE?

Il credito d’imposta è commisurato alla quota del costo complessivo dei beni acquistati o, in caso di investimenti immobiliari, realizzati dal 1° gennaio 2024 al 15 novembre 2024 nel limite massimo, per ciascun progetto di investimento, di 100 milioni di euro.

Per gli investimenti effettuati mediante contratti di locazione finanziaria, si assume il costo sostenuto dal locatore per l’acquisto dei beni; tale costo non comprende le spese di manutenzione.

Rispetto al precedente Credito d’imposta Investimenti nel Mezzogiorno, ZES e ZLS le intensità agevolative massime sono state legate alla nuova Carta degli Aiuti a finalità regionale 2022-2027 che prevede percentuali nominali significativamente maggiori, che qui di seguito si riportano:

REGIONIPICCOLE IMPRESEMEDIE IMPRESEGRANDI IMPRESE
CAMPANIA, PUGLIA, CALABRIA, SICILIA60%50%40%
BASILICATA, SARDEGNA, MOLISE50%40%30%
ABRUZZO35%25%15%

N.B. Rispetto al vigente credito d’imposta ZES, il nuovo bonus prevedrà alcune condizioni più stringenti.

Il valore dei terreni e degli immobili non potrà superare il 50% del valore complessivo dell’investimento agevolato; inoltre non saranno agevolabili i progetti di investimento di importo inferiore a 200 mila euro.

QUALI SONO I VINCOLI?

Il Decreto in esame specifica che:

  1. se i beni oggetto dell’agevolazione non entrano in funzione entro il secondo periodo d’imposta successivo a quello della loro acquisizione o ultimazione, il credito d’imposta è rideterminato escludendo dagli investimenti agevolati il costo dei beni non entrati in funzione;
  2. se, entro il quinto periodo d’imposta successivo a quello nel quale sono entrati in funzione, i beni sono dismessi, ceduti a terzi, destinati a finalità estranee all’esercizio dell’impresa ovvero destinati a strutture produttive diverse da quelle che hanno dato diritto all’agevolazione, il credito d’imposta è rideterminato escludendo dagli investimenti agevolati il costo dei beni anzidetti. 

QUAL E’ LA PROCEDURA DI ACCESSO AL BENEFICIO?

Il credito d’imposta è utilizzabile in compensazione tramite modello F24.

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