COS’E’?
Sul Bollettino Ufficiale della Regione Puglia n. 110 del 14/12/2023 è stato pubblicato l’Avviso Pubblico “NIDI – Nuove iniziative d’impresa”, strumento di agevolazione che sostiene l’autoimpiego di persone che hanno difficoltà ad accedere al mondo del lavoro, come giovani, donne, disoccupati, lavoratori in procinto di perdere il posto, precari e autonomi con partita Iva.
La dotazione finanziaria iniziale è di 40 milioni di euro.
A CHI SI RIVOLGE?
La misura è destinata a soggetti appartenenti a categorie svantaggiate così come specificato di seguito, che intendano avviare, sul territorio della regione Puglia, un’iniziativa imprenditoriale nella forma della microimpresa prevedendo un programma di investimenti completo, organico e funzionale di importo complessivo compreso tra 10.000 e 150.000 Euro.
Tale limite massimo è ridotto a 50.000 Euro per le Compagini Giovanili e ridotto a 100.000 Euro per le Imprese Femminili.
Possono beneficiare delle agevolazioni le micro imprese costituite o da costituirsi nelle seguenti forme giuridiche:
a. ditta individuale;
b. società in nome collettivo;
c. società in accomandita semplice;
d. società cooperative;
e. società a responsabilità limitata (ordinaria, semplificata, unipersonale);
f. associazione tra professionisti.
QUALI SONO I REQUISITI DI ACCESSO?
Le Nuove Iniziative d’Impresa dovranno quindi ricadere in una delle seguenti fattispecie:
- Compagini Giovanili, da costituirsi in forma di società, partecipate interamente da giovani con età compresa tra i 18 e i 35 anni alla data della domanda preliminare e composte per almeno il 50%, sia del capitale sia del numero di soci, da soggetti considerati come appartenenti a categorie svantaggiate;
- Imprese Femminili, sia in forma di impresa individuale che di società, partecipate interamente da donne di età superiore a 18 anni e composte per almeno il 50%, sia del capitale sia del numero di soci, da soggetti considerati come appartenenti a categorie svantaggiate;
- Nuove imprese, partecipate per almeno il 50%, sia del capitale sia del numero di soci, da soggetti svantaggiati appartenenti, alla data di presentazione della domanda preliminare, ad almeno una delle seguenti categorie:
a. giovani con età tra 18 anni e 35 anni;
b. donne di età superiore a 18 anni;
c. soggetti che non abbiano avuto rapporti di lavoro subordinato nell’ultimo mese;
d. persone in procinto di perdere un posto di lavoro, destinatari di strumenti di sostegno al reddito attivati per risolvere tensioni occupazionali, quali ad esempio:
- i dipendenti di imprese poste in liquidazione o soggette a procedura concorsuale e i dipendenti delle imprese confiscate;
- i dipendenti di imprese posti in mobilità, collocati in NASPI;
- i dipendenti di imprese posti in Cassa Integrazione Guadagni o beneficiari di ammortizzatori sociali in deroga gestiti dalla Regione Puglia;
- i dipendenti di imprese destinatari dei Fondi di Solidarietà Alternativi (art.27 del D.lgs. 148/2015);
- i dipendenti di imprese destinatari dei Fondi di Solidarietà Bilaterali (art.26 del D.lgs. 148/2015);
- i dipendenti di imprese destinatari del Fondo Integrazione Salariale (art.29 del D.lgs. 148/2015).
e. i titolari di partita IVA non iscritti al registro delle imprese che, nei 12 mesi antecedenti la presentazione della domanda telematica preliminare, abbiano emesso fatture per un imponibile inferiore a 15.000 Euro; tali soggetti potranno utilizzare la medesima partita IVA per l’avvio della nuova attività, a condizione che non abbiano aperto la partita IVA da più di 5 anni;
f. i soci lavoratori e gli amministratori di cooperative sociali assegnatarie di beni immobili confiscati, ai sensi dell’Art.48, comma 3, lettera c del D.Lgs 159/2011 e s.m.i.;
g. i soci e amministratori delle imprese, costituite in forma di società, che abbiano firmato l’atto di impegno e regolamentazione dei rapporti nell’ambito del progetto finanziato dall’Avviso pubblico “PIN – Pugliesi Innovativi”, approvato con Delibera della Giunta Regionale n.877 del 15/6/2016.
4. Imprese Turistiche, in possesso dei medesimi requisiti previsti per le Nuove Imprese, di cui al precedente punto.
N.B. In nessun caso sono considerati appartenenti a categorie svantaggiate:
- coloro i quali percepiscono pensione di anzianità o di vecchiaia;
- dipendenti di altre imprese con contratto a tempo indeterminato superiore alle 20 ore settimanali (fatta eccezione per i soggetti in procinto di perdere un lavoro di cui al punto 3, lett. d);
- coloro i quali siano stati, nel mese antecedente la presentazione della domanda preliminare:
-amministratori di altre imprese;
-titolari di altra partita IVA iscritti al registro delle imprese;
-titolari di altra partita IVA non iscritti al Registro delle Imprese con ricavi superiori ad € 15.000 nei 12 mesi antecedenti la presentazione della domanda telematica preliminare.
QUALI SONO I SETTORI AMMESSI?
Sono ammessi all’accesso al NIDI i seguenti settori:
- attività manifatturiere (le attività agroalimentari sono ammissibili se l’impresa non effettua la prima lavorazione del prodotto agricolo);
- costruzioni ed edilizia;
- riparazione di autoveicoli e motocicli;
- attività di bed & breakfast imprenditoriale1 e affittacamere (nel rispetto di alcuni specifici criteri di ammissibilità);
- ristorazione con e senza cucina;
- servizi di informazione e comunicazione;
- attività professionali, scientifiche e tecniche (nel rispetto di alcuni specifici criteri di ammissibilità);
- agenzie di viaggio;
- servizi di supporto alle imprese;
- istruzione;
- sanità;
- assistenza sociale non residenziale, limitatamente ai servizi indicati dal Regolamento Regionale n. 4/2007 e ss.mm.ii.;
- attività artistiche, sportive, di intrattenimento e divertimento (sono escluse le attività delle lotterie, scommesse e case da gioco);
- attività di servizi per la persona;
- traslochi, magazzinaggio, attività di supporto ai trasporti, servizi postali e attività di corriere;
- commercio elettronico (nel rispetto di alcuni specifici criteri di ammissibilità).
Sono pertanto esclusi dall’accesso al NIDI i seguenti settori:
- imprese attive nel settore della pesca e dell’acquacoltura;
- imprese attive nel settore della produzione primaria dei prodotti agricoli;
- imprese attive nella trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli nei casi seguenti: a) quando l’importo dell’aiuto è fissato in base al prezzo o al quantitativo di tali prodotti acquistati da produttori primari o immessi sul mercato dalle imprese interessate. b) quando l’aiuto è subordinato al fatto di venire parzialmente o interamente trasferito a produttori primari.
- imprese attive nel settore carboniero;
- siderurgia.
QUAL E’ L’ENTITA’ DELL’AGEVOLAZIONE?
Gli aiuti concedibili tengono conto, tra i criteri di premialità, della rilevanza della componente femminile e giovanile nell’ambito del progetto, prevedendo una differente percentuale di contributo pubblico.
Per programmi di investimento di importo complessivo fino a € 50.000,00, l’intensità di aiuto è pari al 100%.
Per programmi di investimento di importo complessivo compreso tra € 50.000,01 e 100.000,00 l’intensità di aiuto è pari al 90% degli investimenti ammissibili, fatta eccezione per le Imprese Femminili, per le quali l’intensità di aiuto è pari al 100%.
Per programmi di investimento di importo complessivo compreso tra € 100.000,01 e 150.000,00 l’intensità di aiuto è pari all’80% degli investimenti ammissibili.
Le agevolazioni in conto impianti sugli investimenti non possono superare l’importo massimo di €120.000,00 e sono costituite da:
a. un contributo a fondo perduto pari al 50% del totale degli investimenti agevolati;
b. un prestito rimborsabile pari al 50% del totale degli investimenti agevolati (ridotto al 25% per Compagini Giovanili ed Imprese Femminili);
c. per Compagini Giovanili ed Imprese Femminili un aiuto nella forma dell’assistenza rimborsabile pari al 25% del totale degli investimenti agevolati.
È inoltre concedibile un contributo in conto esercizio a fondo perduto, non superiore ad € 10.000,00 in misura pari al 100% delle spese di gestione ammissibili. Per le Compagini Giovanili e le Imprese Femminili è previsto un contributo aggiuntivo in conto esercizio a fondo perduto di importo pari ad € 5.000,00 per spese in servizi informatici.
QUALI SONO LE SPESE AMMISSIBILI?
Sono ammissibili le seguenti spese per investimenti al netto dell’IVA:
a. arredi, macchinari, impianti di produzione e attrezzature varie, nonché automezzi nei casi in cui gli stessi siano di tipo commerciale, purché dimensionati all’effettiva produzione, identificabili singolarmente e a servizio esclusivo dell’unità produttiva oggetto delle agevolazioni;
b. opere edili e assimilate;
c. programmi informatici commisurati alle esigenze produttive e gestionali dell’impresa. Per programmi informatici è da intendersi prodotti software acquistabili a pacchetto, attraverso i listini di produttori accessibili sul mercato, nella forma della licenza d’uso avente utilità pluriennale (software applicativo, software per l’attivazione di servizi b2b e b2c basati sul web). Non è ammissibile l’acquisizione di programmi software sviluppati ad hoc né l’acquisto di servizi per lo sviluppo o per la personalizzazione di software, di portali Internet, di licenze software a consumo o annuali, né altra spesa non riferita a beni aventi utilità pluriennale.
Per le sole Compagini Giovanili e le Imprese Femminili sono inoltre ammissibili:
d. sviluppo di piattaforme B2B e B2C, sistemi di e-commerce proprietari e app mobile, nella misura massima di € 5.000 acquisiti da impresa operante nel settore della produzione di software, consulenza informatica e attività connesse;
Le Imprese Turistiche devono realizzare investimenti in almeno due delle seguenti ulteriori tipologie di investimento sostenibile e innovativo:
e. strumenti tecnologici connessi all’attività e finalizzati all’innovazione dei processi organizzativi e dei servizi per gli ospiti, comprese le dotazioni informatiche hardware e software, interventi di innovazione digitale quali l’introduzione di strumenti di domotica sia nella gestione della struttura ricettiva da parte dell’impresa, sia usufruibili dal turista mediante l’utilizzo di strumenti di comunicazione in mobilità;
f. sviluppo di piattaforme e app mobile, anche per la gestione di sistemi di prenotazione elettronica, nella misura massima di € 5.000, acquisiti da impresa operante nel settore della produzione di software, consulenza informatica e attività connesse;
g. interventi per migliorare l’accessibilità della struttura alle persone con disabilità;
h. mezzi di locomozione sostenibile destinati esclusivamente agli ospiti, quali biciclette (anche a pedalata assistita).
I titoli di spesa (fatture) devono avere un importo imponibile minimo di 500,00 euro.
Sono ammissibili le seguenti spese di esercizio al netto dell’IVA:
a. spese relative all’acquisto di materie prime, semilavorati, materiali di consumo e di scorte;
b. spese di locazione di immobili derivanti da contratti registrati;
c. utenze: energia, acqua, riscaldamento, telefoniche e connettività corrisposte direttamente ai gestori sulla base di contratti intestati all’impresa beneficiaria;
d. premi per polizze assicurative;
e. canoni ed abbonamenti per l’accesso a banche dati, per servizi software, servizi “cloud”, servizi informativi, housing, registrazione di domini Internet, servizi di posizionamento sui motori di ricerca, acquisto di spazi per campagne di Web Marketing, Keywords Advertising, Social, Brand Awareness e Reputation; servizi di sviluppo e personalizzazione di siti Internet acquisiti da impresa operante nel settore della produzione di software, consulenza informatica e attività connesse;
f. spese per l’acquisto di dispositivi di protezione individuale e collettiva e costi di abbonamenti per la manutenzione degli stessi.
QUAL E’ LA PROCEDURA DI ACCESSO AL BENEFICIO?
L’istanza di accesso alle agevolazioni è preceduta dalla presentazione di una domanda telematica preliminare, redatta e inviata per via telematica.
La domanda preliminare deve essere presentata, pena l’inammissibilità della proposta progettuale, esclusivamente con modalità on-line, utilizzando la procedura resa disponibile all’indirizzo www.sistema.puglia.it/nidi.
Per l’accesso alla procedura è richiesto l’utilizzo di credenziali certificate, quali SPID, CIE o CNS.
Le domande preliminari vengono protocollate secondo l’ordine cronologico di invio telematico e sono sottoposte ad una prima valutazione. Per tutte le domande esaminabili si procederà alla convocazione di un colloquio di tutoraggio.
Il colloquio è suddiviso in due fasi:
1. verifica dei requisiti professionali nonché della consapevolezza che ciascun soggetto svantaggiato ha in merito al progetto presentato e agli aspetti organizzativi e gestionali;
2. assistenza ai proponenti nella definizione del programma di investimenti e di spesa al fine di pervenire alla formulazione della definitiva istanza di agevolazione.
Superata questa fase, verrà poi predisposta e depositata presso Puglia Sviluppo l’istanza di accesso all’agevolazione.
Esse vengono istruite secondo l’ordine cronologico di deposito e solo se complete di tutta la documentazione richiesta, sono sottoposte ad un esame di ammissibilità, mediante la verifica di determinati criteri di valutazione.
Hai ulteriori domande? Contattaci
Ti è stato utile l’articolo di blog? Condivido sui social!