Proroga Bonus investimenti nel Mezzogiorno o Bonus Sud al 2023: FINALMENTE E’ REALTA’!

Gen 2, 2023

L’art. 1 commi 265-266 della L. 197/2022 (legge di bilancio 2023), ha modificato i commi 98 e 108 dell’art 1 della L. 208/2015, prevedendo così la proroga dal 31 dicembre 2022 al 31 dicembre 2023.

L’agevolazione consiste in un credito d’imposta a favore delle imprese che, fino al 31 dicembre 2023, effettueranno l’acquisizione dei beni strumentali nuovi e più nello specifico impianti, macchinari ed attrezzature espressamente classificate nelle voci B.II.2 e B.II.3 dell’attivo dello stato patrimoniale, destinati a strutture produttive ubicate nelle zone assistite delle regioni Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, della Regione siciliana e delle regioni Sardegna e Molise, nonché nelle zone assistite della regione Abruzzo, ammissibili alle deroghe previste dall’art. 107 § 3 lettera c) del TFUE, come individuate dalla Carta degli aiuti a finalità regionale 2022-2027.

Per essere efficace, la norma prevede che siano agevolabili gli investimenti, facenti parte di un progetto di investimento iniziale, relativi all’acquisto, anche mediante locazione finanziaria, di macchinari, impianti e attrezzature varie destinati a strutture produttive già esistenti o che vengono impiantate nel territorio.

Sono quindi agevolabili gli investimenti in macchinari, impianti e attrezzature relativi a: 

  • la creazione di un nuovo stabilimento; 
  • l’ampliamento della capacità di uno stabilimento esistente; la diversificazione della produzione di uno stabilimento per ottenere prodotti mai fabbricati precedentemente; 
  • un cambiamento fondamentale del processo produttivo complessivo di uno stabilimento esistente.

MA COSA SI INTENDE PER INVESTIMENTI INIZIALI?

Per “investimento iniziale a favore di una nuova attività economica” si intende:

  • un investimento in attivi materiali e immateriali relativo alla creazione di un nuovo stabilimento o alla diversificazione delle attività di uno stabilimento, a condizione che le nuove attività non siano uguali o simili a quelle svolte precedentemente nello stabilimento;
  • l’acquisizione di attivi appartenenti a uno stabilimento che sia stato chiuso o che sarebbe stato chiuso senza tale acquisizione e sia acquistato da un investitore che non ha relazioni con il venditore, a condizione che le nuove attività che verranno svolte utilizzando gli attivi acquisiti non siano uguali o simili a quelle svolte nello stabilimento prima dell’acquisizione.

Sono esclusi dall’agevolazione gli investimenti di mera sostituzione.

A QUANTO AMMONTA IL CREDITO D’IMPOSTA?

Quanto alla misura dell’agevolazione, per le Regioni Calabria, Puglia, Campania, Sicilia, Basilicata, Sardegna e, dal 2022, Molise, l’intensità massima dell’aiuto è pari a:

  •  45% per le piccole;
  • 35% per le medie;
  • 25% per le grandi imprese.

Per l’Abruzzo, l’intensità massima dell’aiuto invece è pari a:

  •  30% per le piccole;
  • 20% per le medie;
  • 10% per le grandi imprese.

Ai fini della fruizione del credito d’imposta, è necessario inviare telematicamente all’Agenzia delle Entrate l’apposita comunicazione (modello CIM17).

Bisognerà attendere la pubblicazione dell’apposito provvedimento da parte dell’Agenzia delle Entrate per conoscere da quando si potranno effettivamente inviare le prime comunicazioni (nel 2022 il modello fu reso disponibile a Giugno).

Il credito d’imposta è utilizzabile in compensazione nel modello F24 (codice tributo “6869”) dal quinto giorno successivo alla data di rilascio della ricevuta attestante la fruibilità del credito d’imposta.

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